Ultimo aggiornamento: 06/03/2025
Aree del comune di Prato in cui è vietata la coltura del legume per motivi di sanità pubblica
In alcune aree del territorio pratese è vietata, con specifiche ordinanze sindacali, la coltivazione delle fave (in Toscana detti anche ‘baccelli’), per motivi di sanità pubblica e a tutela dell’incolumità di persone malate di favismo che vivono nel comune.
Il favismo è una malattia rara causata da deficit dell’enzima Glucosio-6-Fosfato-Deidrogenasi, la cui carenza può determinare gravi crisi emolitiche. Queste avvengono non solo per l’assunzione tramite via orale di fave ma anche per l’inalazione dei pollini delle stesse, pertanto è necessario adottare tutte le misure preventive possibili, in modo da evitare pericolosi sviluppi nelle persone a rischio.
Si invitano i coltivatori, anche amatoriali, ad informarsi preventivamente presso le associazioni di categoria, l’Asl o l’ufficio sanità del Comune di Prato e a controllare che il luogo scelto per l’eventuale coltivazione non ricada fra quelli vietati.
Disposto il divieto di coltivazioni delle fave nell’arco di 300 metri dall’abitazione di un minore affetto da favismo e dalla scuola Secondaria di II grado “Tullio Buzzi”. Di seguito l'ordinanza, le mappe delle zone e le indicazioni sui terreni soggetti a divieto:
Disposto il divieto di coltivazioni delle fave nell’arco di 300 metri dall’abitazione di un minore affetto da favismo e dall'Istituto Comprensivo Don Milani, sito in via delle Gardenie n. 73. Di seguito l'ordinanza, le mappe delle zone e le indicazioni sui terreni soggetti a divieto:
Ultimo aggiornamento: 06/03/2025