Divieto di coltivazione fave a tutela delle persone affette da favismo

Aree del comune di Prato in cui è vietata la coltura del legume per motivi di sanità pubblica

In alcune aree del territorio pratese è vietata, con specifiche ordinanze sindacali, la coltivazione delle fave (in Toscana detti anche ‘baccelli’), per motivi di sanità pubblica e a tutela dell’incolumità di persone malate di favismo che vivono nel comune.

Il favismo è una malattia rara causata da deficit dell’enzima Glucosio-6-Fosfato-Deidrogenasi, la cui carenza può determinare gravi crisi emolitiche. Queste avvengono non solo per l’assunzione tramite via orale di fave ma anche per l’inalazione dei pollini delle stesse, pertanto è necessario adottare tutte le misure preventive possibili, in modo da evitare pericolosi sviluppi nelle persone a rischio.

Si invitano i coltivatori, anche amatoriali, ad informarsi preventivamente presso le associazioni di categoria, l’Asl o l’ufficio sanità del Comune di Prato e a controllare che il luogo scelto per l’eventuale coltivazione non ricada fra quelli vietati.
 

Terreni soggetti a divieto

Ordinanza n. 305 del 10/02/2023 (99.88 KB) File con estensione pdf  e successiva Ordinanza di rinnovo n. 253 del 26/01/2024 (76.81 KB) File con estensione pdf
Disposto il divieto di coltivazioni delle fave nell’arco di 300 metri dall’abitazione di un minore affetto da favismo e dalla scuola Secondaria di I grado “Convenevole da Prato”. Di seguito le mappe delle zone e le indicazioni sui terreni soggetti a divieto:

Ultimo aggiornamento: 16/09/2024

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