Il Reddito di Libertà è un contributo a favore di donne vittime di violenza, che si trovano in una particolare condizione di povertà e vulnerabilità, pensato per incentivare la loro emancipazione economica.
Si tratta, infatti, di un aiuto economico di 500 € mensili (fornito per massimo un anno), che viene corrisposto in un'unica soluzione e che può servire, ad esempio, per le spese abitative o per il sostegno nella crescita dei figli.
A chi è rivolto
Il contributo è destinato alle donne, con o senza figli, seguite dai Servizi Sociali e dai Centri Antiviolenza riconosciuti dalla Regione, nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Inoltre, le donne, devono avere i seguenti requisiti:
essere residenti nel territorio italiano;
essere cittadine italiane;
oppure
essere cittadine di un paese membro dell'Unione Europea con diritto di soggiorno;
oppure
essere cittadine di uno Stato non appartenente all'Unione Europea e titolari di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell'Unione Europea, o in possesso di regolare permesso di soggiorno UE di durata superiore al semestre, o del permesso di protezione speciale.
Alle cittadine italiane sono equiparate le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria (cfr. l’art. 27 del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251).
Il reddito di libertà viene fornito anche a chi già percepisce altri tipi di sostegni economici, come, ad esempio, l'assegno di inclusione.
Come fare domanda
La richiesta del reddito di libertà viene presentata dalla donna per il tramite dei Servizi Sociali o dei Centri Antiviolenza al Comune di residenza. Successivamente sarà l’ufficio comunale che inoltrerà la domanda all’INPS.
Quando
Le donne che avevano già presentato domanda negli anni precedenti senza ottenere il contributo per mancanza di risorse, possono presentare di nuovo la propria domanda nel periodo compreso tra il 5 marzo e il 18 aprile 2025 ed avranno la priorità rispetto alle nuove richieste.
A partire dal 18 aprile e fino al 31 dicembre 2025, anche tutte le altre donne in possesso dei requisiti necessari possono presentare la richiesta per il reddito di libertà.
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