Ultimo aggiornamento: 14/10/2021
Il complesso sistema di gore presente da molti secoli sul territorio pratese ha un unico punto di presa dell’acqua dal fiume Bisenzio denominato “il Cavalciotto”, ed è posto presso la pescaia in località Santa Lucia; le prime notizie storiche di questo manufatto documentano la sua presenza in atti risalenti al XI secolo, il nome deriva probabilmente dalla struttura che si trova a cavallo di un’ansa del Bisenzio.
Dal Cavalciotto si incanalano le acque del canale maestro, il primo e più importante tratto di gora denominato "il Gorone", la prima documentazione relativa ad un mulino ubicato all’altezza di San Martino alimentato dal Gorone è presente in atti risalenti al 1003.
Grazie alla notevole portata d’acqua del Gorone, nella zona nord di Prato erano concentrati la maggior parte degli opifici idraulici, parte dei quali nel corso del XX secolo si è trasformata diventando parte di grandi complessi industriali.
In prossimità del centro storico in località un tempo denominata “la Crocchia”, il Gorone tramite un partitoio si dirama in tre bracci, e successivamente in uno sistema strutturato di gore con una complessiva lunghezza che supera i 50 chilometri.
Le gore principali attraversando il territorio, prendono il nome delle località che incontrano e nella fattispecie:
Ultimo aggiornamento: 14/10/2021