Arrivò a Prato nel 1887, come docente di chimica e tintoria della Scuola Professionale di Tessitura e Tintoria' e ne assunse presto la direzione. Grazie a lui, la scuola diventò famosa in tutta Italia. Morì nel 1927 e da allora l'Istituto ha preso il suo nome, formando generazioni di periti tessili.
Pratese d'adozione, il professor Tullio Buzzi nacque a Sondrio nel 1860. Conclusi gli studi, dopo una breve esperienza lavorativa in un cotonificio lombardo approdò a Prato nel 1887, come docente di chimica e tintoria della "Scuola Professionale di Tessitura e Tintoria", da poco istituita. Dieci anni dopo ne assunse la direzione e la trasformò in un centro di cultura chimico-tessile di rilevanza nazionale. Molti tecnici licenziati dalla scuola di Prato riuscirono ad affermarsi in stabilimenti industriali non solo toscani, ricoprendo spesso incarichi direttivi fino ad allora riservati a personale straniero. La dimensione nazionale che Tullio Buzzi riuscì a dare alla Scuola pratese è testimoniata dal progressivo incremento del numero degli studenti provenienti da altre regioni: all'inizio del '900 oltre la metà degli iscritti proveniva da fuori regione. Il legame con la città proseguì negli anni, quando Buzzi si vide riconoscere anche a livello internazionale la propria fama di esperto del settore (vinse, ad esempio, una cattedra all'ateneo di Oporto, a cui però rinunciò). Prato era ormai la sua città e la "Scuola Professionale di Tessitura e Tintoria" la sua scuola, che non smise mai di far crescere, anche dopo gli anni difficili della Prima Guerra Mondiale, cercando costantemente nuovi finanziamenti da parte dello Stato, di enti pubblici, degli industriali del settore. Nella sua scuola, nel frattempo denominata "Regio Istituto Nazionale di Chimica Tintoria e Tessitura", Tullio Buzzi rimase fino al 1927, anno in cui morì. Da allora, l'Istituto ha preso il nome di Istituto Tullio Buzzi, che tutti conosciamo. a.a.
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